Relazione storico architettonica - Chiesa di San Bartolomeo


30 novembre, 2010

La Chiesa di S.Bartolomeo nasce sicuramente sopra la cellula di una presistenza più modesta  e si è verosimilmente sviluppata nella terza parte del XVIII°sec.Questo è leggibile dall'impostazione della facciata neoclassicheggiante ( ci sono chiari richiami alla Chiesa di S:Candida-1769/1774 nell'isola di Ventotene-Arcipelago Pontino di scuola Vanvitelliana.Questo dimostrerebbe una volta di più gli antichi legami tra le Eolie e l'area Campana :trasoprti,pesca... ).La facciata ingentilita dall'intonachino rosa,tipico dell'epoca,( vedi S.Candida ) è ritmata da lesene e cornici bianche a calce come vogliono gli intonaci locali.La struttura massiccia è supportata sui lati da contrafforti,quasi sovradimensionati si potrebbe pensare se non giustificati,dopo attenta riflessione,dal fatto che la Chiesa nasce sul vulcano ed è quindi soggetta a scosse sismiche ( motivo dell'attuale chiusura al pubblico ! ).
Il fregio alla porta d'ingresso la dedica in stucco al"DIVO BARTHOLOMEO" e,sul lato sud,il pesante campanile che evoca,visto il basamento anch'egli sovradimensionato,una torre medievale. Quasi un elemento di presidio e di protezione alla Chiesa adiacente.Anche qui ritroviamo l'intonachino rosa,più scialbato forse solo per il dilavamento del tempo che per scelta architettonica.Al primo stadio della torre troviamo delle edicole,nate come ricovero per statue. Difatti,dopo la forte eruzione degli anni '30 che indusse una buona parte dei residenti alla fuga,visto che la Chiesa fu risparmiata dalla violenza di "IDDU" ( così viene chiamato il vulcano dai locali ),fu posta all'interno dell'edicola verso il sagrato una statua lignea di fattezze settecentesche dedicata a S.Bartolomeo : PGR.

La Chiesa sorge su una collinetta ,un pò rialzata rispetto all'antistante stradina d'accesso,ed è accessibile attraverso qualche gradino che porta sull'ampio sagrato : piccola "agorà"quasi posto di vedetta davanti all'infinito blu in direzione della terraferma ?
Sul lato ovest si trovano la Canonica e un "palmento" ( luogo attrezzato x raccogliere e frangere le olive ) che oggi versano in pessimo stato di conservazione.

Entrando all'interno l'occhio del visitatore verrà quasi abbagliato per la ricchezza delle finiture decorative : stucchi ottocenteschi dai pallidi colori pastello e una cupola a crociera costellata di stelle blu e oro che l'autore ha sicuramente traslato dai cieli eoliani,di un profodo blu e tempestati di stelle brillanti.L'attuale stato di conservazione è mediocre ma non tale da presupporre interventi radicali:una corretta ed immediata manutenzione ordinaria con particolare attenzione alla copertura ne consentirebbe almeno la riapertura e quindi il monitoraggio.
All'interno sono custodite alcune statue lignee ottocentesche ( non ne conosco le attribuzioni,ma spero di fornirle in un secondo tempo ) che"partecipano"alla tradizionale Processione dell'Incontro in periodo Pasquale:escono per incontrare le consorelle di S.Vincenzo e poi rincasare.

Spero che x il momento queste poche note possano essere di supporto"alla causa". Patrizia Serpe